Esperienza : un
ipertesto
Presentazione dell'insegnante |
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L'ipertesto che ho deciso di
inserire in questo sito Web è stato realizzato con i miei
alunni di classe quarta, alla loro prima esperienza per quanto
riguarda questo tipo di attività.
Penso che saranno contenti di sapere che il frutto del loro lavoro
è in "Internet", parola per essi magica e di grande interesse,
più volte manifestato, aperti come sono a tutto ciò che
accade intorno a loro o di cui odono parlare.
In particolare ho potuto notare quanto i miei alunni siano attratti da
quegli aspetti con un carattere di novità , che fanno parte
della vita reale (se non propria, comunque legata a persone concrete
agenti nel mondo) ma che, nello stesso tempo, sono forme con qualcosa
di affascinante e misterioso, di cui forse intuiscono gli innumerevoli
possibili sviluppi.
E "Internet" per loro è tutto questo, e anche il solo uso del
computer in semplici attività di videoscrittura riveste un
significato che va al di là dell' utilità didattica: se
avessi chiesto ai bambini di scrivere alcune riflessioni riguardo
all'ambiente su un foglio di carta, probabilmente i risultati non
sarebbero stati così "sentiti" e vicini al loro mondo
interiore; l'utilizzo della macchina li entusiasma sempre e li stimola
anche.
Mi sono chiesta perchè e ho trovato la risposta nell'osservare
come si "attivino" nel battere alla tastiera e controllare sul video,
come se la loro azione in questo contesto operativo trovasse subito un
riscontro nella realtà che possono "vedere", non giudicante,
ma realtà creata da loro stessi, che li inserisce nella
sequenza: io opero nella realtà - io posso - io sono.
Proprio in seguito a questa esperienza sono giunta a considerare la
videoscrittura come un metodo didattico - educativo molto utile anche
per l'educazione linguistica, sia a livello strumentale sia come
espediente "maieutico" per l'aspetto espressivo.
Devo dire che ho cercato, nella prima fase del lavoro, quella di
riflessione personale, di intervenire solo per rispondere ai bambini
quando ponevano domande di tipo tecnico, senza intromettermi
eccessivamente nel loro rapporto con la "macchina - realtà" e
lasciandoli liberi di esprimersi e sperimentare.
Nella seconda fase, riguardante la creazione vera e
propria dell'ipertesto, cioè l'effettuazione dei vari links, il mio
intervento è stato maggiore per la necessità di spiegare
le procedure dello specifico programma per l'esecuzione di ipertesti
in linguaggio HTML, ma sempre nell'ottica di mostrare come ogni
intervento nella programmazione portasse poi a un risultato,
visualizzabile in questo caso in Internet Explorer .
Tutta l'esecuzione è stata quindi effettuata passo per
passo insieme ai bambini, non avrebbe infatti significato didattico
nè educativo un ipertesto zeppo di ritrovati "tecnologici",
altamente elaborato , se fosse realizzato dall'insegnante a scapito
dell'esperienza degli alunni. Nel lavoro effettuato ogni bambino
può riconoscere i propri interventi e le proprie decisioni: dal
colore delle pagine, alla scelta dell'argomento della propria ricerca,
all'effettuazione dei links. Solo la scansione dei disegni è
stata eseguita da me, col mio computer, perchè avrebbe
richiesto troppo tempo, ma l'inserimento delle immagini nei documenti
è stato fatto coi bambini.
Spero che a questa esperienza, nel prossimo anno
scolastico, ne possano seguire altre, con un utilizzo ancora più articolato
delle nuove tecnologie, non come fine a se stesse ma come mezzo nella
prospettiva di rendere sempre più umano il rapporto tra discente e sapere, tra
alunno e insegnante, tra bambino e mondo che lo circonda.
Maggio 2000 - maestra Anna