Esperienza : un ipertesto

Presentazione dell'insegnante

Clicca qui se vuoi andare  subito  nell'ipertesto !

             
                
                          WB01339_.gif (896 byte)

L'ipertesto che ho deciso di inserire in questo sito Web è stato realizzato con i miei alunni di classe quarta, alla loro prima esperienza per quanto riguarda questo tipo di attività.
Penso che saranno contenti di sapere che il frutto del loro lavoro è in "Internet", parola per essi magica e di grande interesse,  più volte manifestato, aperti come sono a tutto ciò che accade intorno a loro o di cui odono parlare.
In particolare ho potuto notare quanto i miei alunni siano attratti da quegli aspetti con un carattere di novità , che fanno parte della vita reale (se non propria, comunque legata a persone concrete agenti nel mondo) ma che, nello stesso tempo, sono forme con qualcosa di affascinante e misterioso, di cui forse intuiscono gli innumerevoli possibili sviluppi.
E "Internet" per loro è tutto questo, e anche il solo uso del computer in semplici attività di videoscrittura  riveste un significato che va al di là dell' utilità didattica: se avessi chiesto ai bambini di scrivere alcune riflessioni riguardo all'ambiente su un foglio di carta, probabilmente i risultati non sarebbero stati così "sentiti" e vicini al loro mondo interiore; l'utilizzo della macchina li entusiasma sempre e li stimola anche.
Mi sono chiesta perchè e ho trovato la risposta nell'osservare come si "attivino" nel battere alla tastiera e controllare sul video, come se la loro azione in questo contesto operativo trovasse subito un riscontro nella realtà che possono "vedere",  non giudicante, ma realtà creata da loro stessi, che li inserisce nella sequenza: io opero nella realtà - io posso - io sono.
Proprio in seguito a questa esperienza sono giunta a considerare la videoscrittura come un metodo didattico - educativo molto utile anche per l'educazione linguistica, sia a livello strumentale sia come espediente "maieutico" per l'aspetto espressivo.
Devo dire che ho cercato, nella prima fase del lavoro, quella di riflessione personale, di intervenire solo per rispondere ai bambini quando ponevano domande di tipo tecnico, senza intromettermi eccessivamente nel loro rapporto con la "macchina - realtà" e lasciandoli liberi di esprimersi e sperimentare.
Nella seconda fase, riguardante la creazione vera e propria dell'ipertesto, cioè l'effettuazione dei vari links, il mio intervento è stato maggiore per la necessità di spiegare le procedure dello specifico programma per l'esecuzione di ipertesti in linguaggio HTML, ma sempre nell'ottica di mostrare come ogni intervento nella programmazione portasse poi a un risultato, visualizzabile in questo caso in Internet Explorer .
Tutta l'esecuzione è stata quindi effettuata passo per passo insieme ai bambini, non avrebbe infatti significato didattico nè educativo un ipertesto zeppo di ritrovati "tecnologici", altamente elaborato , se fosse realizzato dall'insegnante a scapito dell'esperienza degli alunni. Nel lavoro effettuato ogni bambino può riconoscere i propri interventi e le proprie decisioni: dal colore delle pagine, alla scelta dell'argomento della propria ricerca, all'effettuazione dei links.  Solo la scansione dei disegni è stata eseguita da me, col mio computer, perchè avrebbe richiesto troppo tempo, ma l'inserimento delle immagini nei documenti è stato fatto coi bambini.
Spero che a questa esperienza, nel prossimo anno scolastico, ne possano seguire altre, con un utilizzo ancora più articolato delle nuove tecnologie, non come fine a se stesse ma come mezzo nella prospettiva di rendere sempre più umano il rapporto tra discente e sapere, tra alunno e insegnante, tra bambino e mondo che lo circonda.

Maggio 2000           -                                maestra   Anna