G L I     A S T E R O I D I

 

GIUSEPPE PIAZZI, primo direttore dell’OSSERVATORIO ASTRONOMICO di PALERMO,

scoprì il primo e più grande degli asteroidi, CERERE, osservandolo dalla torre Pisana del Palazzo dei Normanni di Palermo, nella notte del 1° gennaio 1801, e inaugurando così il diciannovesimo secolo con un’importante scoperta astronomica.

Egli aveva scelto, come sede dell’Osservatorio, uno dei punti più alti e più favorevoli per le osservazioni e vi aveva installato uno splendido strumento per osservare le posizioni di migliaia di stelle visibili da Palermo, che in quel momento era l’Osservatorio più a sud d’Europa.

Proprio durante questo lavoro si imbattè nel primo degli asteroidi, che egli volle chiamare Cerere in omaggio alla dea delle messi (dei raccolti di grano), protettrice della Sicilia, nome al quale aggiunse l’aggettivo Ferdinandea in onore del sovrano che aveva voluto la fondazione dell’Osservatorio.

La scoperta di Cerere diede fama internazionale a Piazzi e all’Osservatorio di Palermo ed aprì un nuovo tipo di ricerca in astronomia, quello dello studio degli asteroidi. Alla scoperta di Cerere seguirono infatti quelle di Pallade, Vesta e Giunone; nel corso degli anni poi il numero di asteroidi è enormemente cresciuto fino a giungere oggi a diverse migliaia. 

DIMENSIONI E ORBITE

 

Gli asteroidi più grossi sono Cerere, con un diametro di circa 950 km, Pallade e Vesta, di circa 550 km di diametro, ma ne esistono migliaia più piccoli. I pianetini più grandi sono quasi sferici, però forme allungate e irregolari sono comuni tra quelli di diametro inferiore a 150 km. La maggior parte degli asteroidi, indipendentemente dalle dimensioni, ruota attorno ad assi, con periodi compresi tra le 5 e le 20 ore; vi sono anche pianetini doppi, cioè dotati di compagni.

Alcuni scienziati ritengono che gli asteroidi siano resti di un pianeta esploso, ma è più probabile che essi si siano formati singolarmente poiché la presenza di Giove avrebbe impedito la formazione di un pianeta in quella regione celeste; forse i pianetini, dapprima di dimensioni maggiori, si frammentarono a causa delle reciproche collisioni, fino a produrre la popolazione attuale.

Un interessante sistema di asteroidi è rappresentato dai pianetini TROIANI che giacciono in due gruppi sull’orbita di Giove; uno precede il pianeta di 60° e l’altro lo segue, con la stessa angolazione.

Nel 1977, in un’orbita tra quelle di SATURNO e URANO, venne scoperto CHIRONE; le ricerche proseguirono e, all’inizio degli anni novanta, erano noti circa 75 asteroidi, che costituiscono la famiglia AMOR e incrociano l’orbita di MARTE. 

Circa 50 sono gli asteroidi APOLLO, che incrociano l’orbita della TERRA; e meno di 10, gli ATENE, con orbite più piccole di quella terrestre. Uno dei più grandi pianetini interni è EROS, con una lunghezza di circa 37.

FETONTE, un’asteroide della famiglia Apollo, associato con l’annuale sciame di meteore delle GEMINIDI, si avvicina al Sole più di qualunque altro asteroide conosciuto, fino a raggiungere una distanza di soli 20,9 milioni di km.

Gli asteroidi che si avvicinano alla Terra sono obiettivi relativamente facili per le missioni Apollo : nel 1991, la sonda spaziale GALILEO, in viaggio verso Giove, riprese le prime immagini ravvicinate dell’asteroide Gaspra : esso apparve piccolo, irregolare e costellato di crateri, con la superficie ricoperta di un manto di materiale smosso e frammentato, noto come regolite.

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